Innovazione e personalità. Intervista a Tiranti Fisarmoniche

di Ruben Marzà

Marchio giovane e intraprendente, la Tiranti Fisarmoniche ha saputo emergere nel ricco panorama di Castelfidardo grazie all’innovazione e alla personalizzazione dei suoi strumenti. Abbiamo intervistato il fondatore, Marco Tiranti, che quest’anno presenterà per la prima volta il marchio a Cremona Musica, nell’ambito dell’ormai consolidato Accordion Show.

 

Come nasce la Tiranti Fisarmoniche?

Ho iniziato il mio percorso come accordatore: a 16 anni sono andato “a bottega”, come si usava dire, per imparare il mestiere. Ho cominciato a lavorare per numerose aziende, anche prestigiose, di Castelfidardo, e dagli anni Novanta ho unito all’accordatura anche l’assistenza e la riparazione. Infine, dal 2008 abbiamo iniziato a produrre nostri strumenti, sotto il marchio Euphonia, anche grazie a un brevetto da me depositato – un’accordatura innovativa delle voci acute.

 

È stato difficile trovare la propria strada in un ambiente, quello di Castelfidardo, dove la fisarmonica è ormai un’istituzione?

Non nego che oggi il mercato risulta piuttosto saturo, e non è facile farsi strada tra i mille concorrenti: ma per la mia esperienza il cliente cerca sempre qualcosa di nuovo e particolare, e soprattutto desidera uno strumento il più possibile personalizzato. Se riesci a venire incontro a questa esigenza, allora riesci anche a ritagliarti una fetta di mercato; altrimenti, puntando su una linea di prodotti commerciali lo spazio non c’è, ci sono già troppe aziende più forti, in Italia come all’estero. Occorre invece specializzarsi per rispondere a nicchie di mercato molto ristrette, ma capaci di regalare grandi soddisfazioni.

 

A quale musicista si indirizzano idealmente i vostri strumenti? Al fisarmonicista classico, jazz, a quello di musica da ballo…

Premetto che, secondo me, non esiste la fisarmonica, bensì le fisarmoniche: a ogni musica va dato il suo strumento, con caratteristiche peculiari, sia che tu faccia folk, jazz o classica. Devo dire che i nostri clienti si collocano principalmente sul versante jazz, a volte nel folk; meno presente la musica da liscio.

 

La presenza delle fisarmoniche è ormai una garanzia per la fiera di Cremona, città tradizionalmente legata al mondo della liuteria…

Devo dire che la cosa mi ha incuriosito molto; ma ritengo anche che la fisarmonica sappia sposarsi molto bene con gli strumenti di più antica frequentazione cremonese. Spero anzi che momenti come questo contribuiscano a mostrare la fisarmonica in una veste (passatemi il termine) più nobile, non solo come strumento popolare o di musica folk e da ballo. Dobbiamo far scoprire alle nuove generazioni tutte le infinite possibilità del nostro strumento; forse aiuterebbe anche la presenza di un testimonial d’impatto, specie per i giovani, cosa che finora non è avvenuta.

 

Cosa troveremo allo stand cremonese di Tiranti Fisarmoniche?

Porteremo a Cremona strumenti professionali per tutti i generi, dal jazz alla classica alla musica da ballo. Crediamo fortemente che ogni dimensione della musica abbia pari dignità e meriti dunque strumenti altrettanto personalizzati e performanti. La musica è sempre bella, quando è ben suonata, ma lo strumento fa e farà sempre la differenza.