Ciresa, Resonance Piano e le Opere Sonore: qualità e innovazione in un materiale antico

di Salvatore Sclafani

 

Ciresa occupa sicuramente uno spazio rilevante fra gli espositori più affezionati di Cremona Musica, con i suoi prodotti basati sul legno dell'abete rosso della Val di Fiemme, il legno di Stradivari. Anche quest’anno, l’azienda sarà presente alla fiera con un vasto campionario di prodotti, dopo aver presentato, durante le edizioni 2019 e 2021, i modelli verticale e a coda del Resonance Piano.

Abbiamo quindi intervistato Fabio Ognibeni per conoscere gli ultimi sviluppi di questo visionario progetto e per sapere di più sulle altre attività che vedono impegnata Ciresa.

 

Cosa presenterà Ciresa a Cremona Musica 2022?

Come nel 2021, nella sezione Piano Experience saranno esposti i nostri modelli di Resonance Piano. Vorremmo continuare a far conoscere lo strumento e permettere al pubblico di provarlo. Inoltre, saremo presenti con i nostri legni e tutti i prodotti del settore della liuteria, come da più di vent’anni ormai.

 

Come evolve il progetto innovativo del Resonance Piano?

Attualmente, ci stiamo impegnando per far conoscere questo prodotto e incrementarne la distribuzione, obiettivi non semplici per un’azienda di dimensioni relativamente contenute come Ciresa. Si tratta di uno strumento così innovativo che molti ancora non conoscono e che ha bisogno di essere provato, suonato, sperimentato. E quando i clienti lo scoprono sono estremamente colpiti dalla sua versatilità. Il Resonance Piano si rivolge ai pianisti e musicisti desiderosi di possedere un pianoforte di livello, senza dover prevedere cifre cospicue per l’acquisto di un pianoforte a coda e per la sua manutenzione. Questi potenziali clienti, che aspirano comunque a uno strumento importante, trovano in Resonance Piano una soluzione più accessibile e immediata: con un investimento moderato, Resonance Piano, con la sua tavola armonica costruita in abete della Val di Fiemme, costituisce un’alternativa di qualità rispetto al più comune pianoforte digitale, amplificato da un altoparlante. Inoltre, offre una garanzia di dieci anni e, date le sue peculiarità, possiede una grande longevità.

 

Da sempre, Ciresa opera all’insegna di un fruttuoso equilibrio fra tradizione e innovazione. Il progetto Opere Sonore esprime in maniera eloquente tale dimensione. Ce ne può parlare?

Questo prodotto, brevettato nel 2007 dopo tre anni di progettazione e ricerca, rappresenta un grande orgoglio per il nostro mercato. Per la prima volta, l’arte della liuteria e la tecnologia elettroacustica sono state combinate insieme per creare un sistema di amplificazione che risuona solo grazie al legno, senza altoparlanti. Siamo stati i primi al mondo a sfruttare in questo modo la risonanza del legno. Le Opere Sonore consentono di ascoltare, in casa, musica “suonata” da una tavola armonica invece che riprodotta da un altoparlante. Permettono un’esperienza di ascolto estremamente naturale, grazie all’impiego del legno (lo stesso utilizzato per costruire i violini di Stradivari), rispetto al ben più diffuso sistema hi-fi, basato sulla vibrazione di membrane in plastica. Mi piace definire le Opere Sonore strumenti musicali...d’ascolto. A differenza di uno strumento classico, non è necessario imparare a suonarle: basta premere play per trasformare l’ambiente sonoro intorno a sé. Si tratta, inoltre, di eleganti oggetti di design, da collocare a piacere all’interno dell’ambiente domestico, di sicura e gradevole fruizione estetica.

 

Che ruolo riveste Cremona Musica per la vostra attività?

Si tratta di un importante momento di aggregazione e visibilità per il mondo della liuteria, ma anche per gli espositori di altri strumenti musicali come pianoforti, fisarmoniche, fiati... Inoltre, l’edizione di quest’anno è ancora più significativa vista la chiusura della Musikmesse di Francoforte. In questo momento, Cremona Musica è la fiera di strumenti musicali più visitata in Europa e noi di Ciresa siamo affezionati espositori, addirittura da prima che la manifestazione approdasse al quartiere fieristico, cioè quando era ancora situata in piazza Giovanni XXIII.

 

In cosa consiste il valore aggiunto dei materiali impiegati da Ciresa?

Sicuramente nell’abete rosso della Val di Fiemme; la qualità di questo legno è testimoniata non soltanto dal suo utilizzo attraverso secoli di liuteria, ma anche dalle più recenti indagini tecnologiche e misurazioni scientifiche, che dimostrano come questo materiale sia estremamente elastico e leggero. E la leggerezza è una qualità importante nel nostro mestiere.

Un altro aspetto rilevante consiste nella regolarità della fibra dell’abete, con anelli di crescita molto stretti, anche grazie all’esposizione a Nord delle foreste. Ciò deriva dal particolare modo in cui nei secoli sono stati coltivati i boschi della valle: le popolazioni locali, infatti, praticavano dei tagli “di fratta” in aree diverse, al fine di mantenere il bosco coetaneo e fitto, per favorire una crescita regolare. Ciò ha contribuito a creare un ambiente naturale unico al mondo.

 

Qual è il mercato principale per i vostri prodotti?

La dimensione del nostro mercato è internazionale e comprende sia i liutai professionisti che gli amatori e gli hobbisti. Attraverso i contatti via internet, al di là dei clienti italiani che possono più facilmente visitarci, arriviamo in tutto il mondo, dall’Australia al Sudafrica, dalle Americhe all’Asia e ovviamente in tutta Europa.